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Indonesia - I - Introduzione » Indonesia un altro mondo - rev.2 |
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Pubblicato Venerdì 21 Dicembre 2007 da paolo |
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Benvenuto in Indonesia, benvenuto nel più vasto arcipelago del mondo, con più 13600 isole, molte delle quali direttamente esposte alle potenti mareggiate dei mari meridionali, con oltre 80000 chilometri di coste spettacolari. Benvenuto nel Paese delle World's Most Perfect Waves, ma non solo…
L'articolo è il primo introduttivo di una serie di articoli sull'Indonesia che trattano in modo specifico le varie isole e zone surfistiche:
Benvenuto nel quarto Paese del mondo, con oltre 200 milioni di
abitanti. Benvenuto nel più grande Paese Islamico, con l'88%
della popolazione di Mussulmani, ma allo stesso tempo ricchissimo di
diversità: oltre 300 gruppi culturali e lingue indigene
distinte. Una miriade di isole e di genti unite dal 1945 sotto una
sola bandiera e da una sola lingua: il Bahasa Indonesia,
l'Indonesiano. Il Bahasa Indonesia è la lingua franca
utilizzata in tutto l'arcipelago, da Sabang, a ovest, fino a Merauke,
all'estremo est. Tuttavia è una seconda lingua per i più:
è la lingua utilizzata quotidianamente tra Sumbanesi,
Javanesi, Sumbawani, Makassaresi, Floresiani e Balinesi quando si
incontrano per strada. Popolazioni ricche di storia e di cultura,
civiltà permeate da tradizioni millenarie. Luoghi intrisi dal
gusto per l'estetico, per il bello, quello che in un solo semplice
termine si riassume in: Bagus! Questo è lo scenario
in cui si vanno a inserire le nostre vacanze surfistiche in cerca
dell'onda perfetta, peraltro alquanto facile da trovare. Un
palcoscenico fantastico, quasi irreale, sul quale surfare infinite
onde cristalline. Un mondo saturo di colori, suoni, sapori e odori;
un mondo dove i passanti ti salutano con un sorriso a 32 denti; un
mondo dove la vita semplice di ogni giorno viene vissuta con una
immensa gioia di vivere. Un altro mondo.
Introduzione Questa
serie di articoli vuole essere una rapida guida per chi intende
avventurarsi in un viaggio in questo bellissimo paese. Come capirai
se continuerai a leggere qua sotto, la mia intenzione non è
solo quella di celebrare lo splendore di questo paese e la bellezza
delle sue onde, ma di mettere a disposizione degli altri le mie
esperienze maturate sul campo per organizzare un viaggio nel modo
ottimale e nel massimo della sicurezza. In questo primo articolo
introduttivo verranno riportate indicazioni di carattere generale sul
cosa portare, sui pericoli sanitari a cui andrai in contro e altre
cosette del genere.
Visto Dal Febbraio 2004 per
entrare in Indonesia, oltre al passaporto valido almeno 6 mesi dalla
data di ingresso, è necessario un visto. Se si intende
soggiornare un massimo di 30gg (attenzione vanno conteggiati sia il
giorno di arrivo che quello di partenza), il visto per 30gg si può
ottenere in loco al costo di 25 dollari USA. Altrimenti, se si
intende soggiornare per un periodo di tempo più lungo, è
necessario ottenere il visto in Italia prima della partenza, a patto
di non voler pagare una multa di 20 dollari USA per ogni giorno di
permanenza oltre il trentesimo. Oltre a dover pagare il visto
all'arrivo, ricordati pure che al ritorno dovrai pagare le tasse
aeroportuali, che non sono incluse nel biglietto aereo. Tieniti da
parte 100.000 rupie (prezzo in vigore nel 2007) che ti saranno
richieste all'imbarco. Sia il visto che la tassa di imbarco vanno
pagati in contanti, non vengono accettate carte di credito. Potrai
pagare con qualsiasi valuta (rupia, USD, EURO) anche se pagando con
valuta estera subirai una piccola cresta sul tasso di
cambio....
Volo Molte compagnie aeree volano per
l'Indonesia, in particolare quelle dei paesi Asiatici e quelle
Australiane. Le prime offrono prezzi migliori, un ottimo servizio e
imbarcano le tavole senza costi aggiuntivi. Purtroppo la compagnia di
bandiera indonesiana, la Garuda, non effettua più voli diretti
dall'Europa in quanto non offre standard gli di sicurezza richiesti
dall'Unione Europea. La compagnia aerea che offre la tariffa più
economica è la China Airlines. Non dispone di un
collegamento diretto, ma fa uno stop di circa 20 ore a Taipei, con
albergo e pasti inclusi nel prezzo del biglietto. E' una buona
opzione per chi ha tempo a disposizione e vuole cogliere l'occasione
per vedere, seppure in fretta, Taipei, la capitale dell'isola di
Formosa/Taiwan. Tre ottime compagnie poco più care sono la
Malaysian, la Singapore Airlines e la Thai: con
queste il volo è più diretto e breve rispetto alla
China. Ci sono anche compagnie aeree dei paesi arabi (es. Qatar
Airways), specie se intendi volare su Jakarta. Un consiglio che
posso darti per risparmiare qualcosa è quello di volare su
Jakarta, Singapore, Bangkok o Kuala Lumpur e poi acquistare il volo
per la destinazione finale su internet da una delle tante compagnie
locali.
Le tariffe per i voli interni sono veramente basse, ad esempio
Jakarta-Bali può costare circa 30-40 euro. cercare un
biglietto a scontato su Internet. Stanno venendo fuori sempre nuove
agenzie online che offrono tariffe aeree a prezzi scontati e
last-minute, prova a vedere queste: eDreams,
Expediae Evolution
Travel.
Cosa
portare Il tipo di tavole da portare dipende molto dal tipo di
surfista che sei. In ogni caso due tavole sono praticamente
indispensabili per poter surfare le varie mareggiate che potrai
incontrare. L'ideale è avere con sé un quiver di tre
tavole tipo: 6'0''-6'4'' per piccole onde, 6'6''-7'0'' per onde medie
e una tavola pin tail sopra i 7'2'' per mareggiate più grosse.
Specialmente a Bali si trovano ottime tavole lunghe a prezzi
abbordabili, in vendita da Australiani di ritorno a casa. Se la tua
prima tappa è Bali, puoi decidere di partire con una sola
tavola, quella che usi normalmente in Italia, e cercarne una lunga
sul posto: fatti un giro nei negozietti di Kuta e, in particolar
modo, negli alberghetti frequentati dai surfisti a Kuta Beach, zona
Poppies Lane two (vedi il prossimo articolo su Bali). Il miglior
shape per le onde Indonesiane è tavola stretta con poco
rocker. Le pinne levabili saranno un vantaggio per evitare danni in
volo e ridurre l'ingombro. Una buona sacca da viaggio per 2/3
tavole è molto utile. Se ne comprano ottime a buon prezzo a
Kuta, Bali. E' utile avere con sé pinne di ricambio e un
kit per riparazioni: il corallo shallow è sempre in agguato ed
è piuttosto facile rompere una pinna o danneggiare un bordo.
Tuttavia, negli spot più frequentati, molti locals sono
attrezzati con resina e panno e si offriranno di ripararvi la tavola
in un paio d'ore per pochi euro. Ricorda di portare la paraffina:
è indispensabile che sia di tipo molto duro, per acque calde,
tipo tropical. Con l'acqua ad una temperatura di 26-30 gradi e
una temperatura esterna dai 30 ai 40, la paraffina tenderà a
consumarsi molto rapidamente. Fuori da Bali e dagli spot principali è
praticamente introvabile! Da non dimenticare di portare un buon
leash, di un buon diametro e pure un secondo di ricambio… Come
vestiario un paio di pantaloncini andrà benissimo, puoi pure
lasciare a casa la muta. Solo nei mesi di Giugno, Luglio e Agosto la
temperatura dell'acqua cala leggermente ma rimane sempre al di sopra
delle medie estive italiane. Spesso molti utilizzano un corpetto o
delle lycre rinforzate anche per proteggersi dal sole e dai tagli sul
reef, surfando con la bassa marea. I calzari sono indispensabili
in alcuni casi per poter surfare specie con la bassa marea. In
condizioni normali se ne può fare a meno, ma surfando in
condizioni di poco fondale (shallow reef) danno maggiore sicurezza.
Un paio di calzari di quelli che usiamo da noi in inverno vanno
benissimo, da molti sono preferiti a quelli bassi da reef perché
proteggono pure le caviglie. Bisogna prestare massima attenzione
al sole. E' molto consigliabile utilizzare una lycra anti-UV. Sul
viso e sulle parti scoperte del corpo non dimenticare mai una buona
protezione solare tipo schermo totale o con indice superiore a 20-30.
Per (brutta) esperienza personale non dimenticare di proteggere i
polpacci! Un caschetto da surf può fare comodo, specie se
intendi muoverti in moto. I caschi in dotazione lasciano molto a
desiderare e, in certe condizioni, avere con sé un Gath può
fare comodo pure in acqua… Come abbigliamento fuori
dall'acqua, infradito, pantaloncini e maglietta sono tutto ciò
che serve, fatta eccezione per le zone a rischio malaria (leggi sotto
alla voce Precauzioni sanitarie).
Pericoli in
acqua Gli squali, nonostante siano molto diffusi con tutte le
varie specie esistenti (i più comuni e facili da vedere sono
gli squali da reef), non costituiscono un problema. Tuttavia è
meglio seguire le normali regole precauzionali per evitare problemi:
in particolare uscire dall'acqua in caso di ferite sanguinanti, non
urinare in acqua e evitare di surfare all'alba e al tramonto. Un
altro pesce che ha ottimi denti è il Barracuda. Può
raggiungere pure 2 metri di lunghezza ma non costituisce una reale
minaccia attaccando molto di rado l'uomo. I serpenti corallo sono
molto comuni. Sono serpenti marini che raggiungono il metro di
lunghezza. Sono facilmente riconoscibili dalle bande a colori alterni
marrone e nero. Il loro morso è estremamente velenoso, porta
alla paralisi e alla morte nel giro di poche ore. Tuttavia non sono
aggressivi: se li incontri in acqua non farti prendere dal panico e
vai avanti per la tua strada. Hanno una bocca molto piccola e non
sono in grado di mordere se non in punti particolari come la pelle
delle mani infradito. In caso di morso non è detto che il
serpente abbia iniettato il veleno: lo usano con parsimonia. Se si è
morsi da uno di questi serpenti (o un qualsiasi serpente) è
necessario fasciare strettamente la zona in modo da rallentare la
circolazione sanguigna e cercare un medico. In alcune zone
dell'Indonesia sono presenti coccodrilli di acqua salata. Sono
creature molto aggressive e pericolose, meglio starne alla larga!
Sono presenti a Papua e nelle isole più orientali della catena
Maluku. Un altro pericolo serio è il pesce Pietra
(stonefish), pesce tipo scorfano che si mimetizza sul reef. Ha pinne
dorsali contenenti un potente veleno, se calpestato può
provocare a morte. Anche il pesce Leone ha aculei molto velenosi. In
caso di puntura rimuovere la spina, lavare e fare uscire il sangue
copiosamente. Poi immergere al più presto la parte colpita in
acqua molto calda (50°C) e cercare un medico. Attenzione pure
alle mante, usano la coda dotata di aculeo velenoso come fosse una
frusta. E' capitato a persone di essere colpite alle gambe mentre
camminavano in acqua bassa. Altri problemi possono venire dai
ricci, sebbene siano meno diffusi che in molti spot italiani, e le
meduse che al massimo possono provocare forte bruciore. Ricorda
inoltre che troverai onde impegnative e spot di serie A; alcuni spot
rompono fuori a 1Km dalla costa. Attenzione alle forti correnti che
si possono incontrare, osserva attentamente per un certo tempo lo
spot prima di entrare. Vedi come fanno gli altri, in caso di dubbio
non esitare a domandare. Fai attenzione alle maree, incidono molto
sulle correnti e spesso rendono difficile passare da dove eri passato
con una marea diversa. Procurati una tabella delle maree sul posto,
o, ancor meglio, prima di partire su Internet. Una tabella delle
maree per Bali è reperibile qua:
http://www.baliwaves.com/tides/ In
generale applica tutte le normali regole di prudenza, non
sopravvalutare mai le tue capacità e accetta di buon grado di
girare le spalle ad onde perfette ma di cui non sei
all'altezza.
Precauzioni sanitarie Qualche parola va
spesa su questo tema importante, se stai per partire per l'Indonesia,
leggi con attenzione quanto segue: ci sono diverse cose che dovrai
tenere in considerazione. I rischi che si corrono, seppure siano
piuttosto bassi, vanno conosciuti e affrontati con giudizio. Non
vorrei creare allarmismi ma, in particolare, il problema della
malaria, in certe zone, è assai grave e non va in
nessun modo sottovalutato. Se ti vorrai allontanare da Bali, gran
parte di Java e altri posti ritenuti sicuri, adotta tutte le
precauzioni qua sotto riportate. Molte zone dell'Indonesia sono a
forte rischio malaria, per cui è necessario informarsi da un
medico o da autorità sanitarie nazionali prima di partire ed
adottare opportune misure profilattiche: assunzione di farmaci
preventivi, protezione con indumenti lunghi e zanzariere e utilizzo
di repellenti. Ricorda comunque che nessun farmaco garantisce una
protezione totale dalla malattia e l'unico modo per evitare la
malaria è quello di non essere punto. La prevenzione
dalle punture è necessaria anche per evitare altre pericolose
malattie trasmesse dalle zanzare, in modo particolare la
Dengue. Quindi ricorda sempre che, nelle zone a rischio, dal
tramonto all'alba sarà necessario coprirsi con abiti lunghi,
scarpe e calzini, anche se magari fuori ci sono 40 gradi… Le
parti non protette vanno cosparse da un repellente di sicura
efficacia. Gli unici repellenti che garantiscono un'efficacia
assoluta contengono un principio attivo denominato DEET. Purtroppo il
DEET è assai tossico, e spesso mal tollerato da alcune
persone: va usato per periodi non troppo prolungati. In Europa i
repellenti contenenti DEET sono difficilmente reperibili, mentre
esistono ottimi prodotti australiani: sembra che il miglior prodotto
in assoluto sia quello australiano di marca Bushmann. Procurati un
repellente contente DEET prima della partenza o cercalo appena
arrivato a Bali o in qualche grossa città. La malaria non è
una malattia da sottovalutare: sul posto ti renderai conto di quanto
sia diffusa e quanti turisti occidentali l'abbiano presa. Io
personalmente ho conosciuto diversi australiani che sono rimasti
infetti e, anche mentre ero là, un giapponese ne è
rimasto colpito a Huu (Lakai), isola di Sumbawa. Una volta infettati
dal Plasmodio portato dalla zanzara Anofele, questo si
concentrerà nel fegato o nel cervello. La malattia, un volta
presa è di difficile guarigione, spesso presenta recidive nel
corso di tutta la vita. Esistono molte varianti di Plasmodio, questo
rende difficile la messa a punto di un farmaco sicuro al 100%. Le due
varianti principali sono due: quella provocata dal Plasmodium vivax,
causa della malaria terzana benigna, e una forma che può
essere rapidamente fatale, causata dal Plasmodium falciparum,
responsabile della terzana maligna, putroppo sempre più
diffuso in parti di Nusa Tenggara (Lombok, Sumbawa, Sumba, Flores,
Timor, ecc.) e West Papua. E' bene sapere che le zanzare non
volano sopra il mare, per cui viaggiando e dormendo in barca non si
corre alcun rischio pure recandosi in zone affette. Questo è
un motivo del grosso successo dei boat-trip che ti portano a
giro per gli spot offrendoti vitto e alloggio a bordo, senza mai
dover mettere piede a terra. Dovendoti recare in zone a rischio
malaria è in ogni caso raccomandato portarsi dietro, a scopo
precauzionale, un buon farmaco antimalarico (es. Larian) da assumere
in dose massiccia (come da indicazione medica e riportato sul
foglietto illustrativo) ai primi sintomi. Inoltre, in caso di
contagio, confinda nei medici locali che sapranno intervenire nel
modo migliore poiché conoscono molto bene la malattia, spesso
meglio di quanto non possa avvenire in un ospedale nostrano. Per
maggiori informazioni sul problema malaria, come prevenirla e con
quali farmaci, si rimanda all'articolo specifico Come
affrontare il rischio Malaria.
Resta ben inteso che il parere di un medico è indispensabile
prima di partire per zone a rischio. Le strutture ospedaliere sono
abbastanza buone, specie nelle grandi città. In caso di
necessità gravi è tuttavia preferibile, se possibile,
essere trasportati in Malaesia, Singapore o Australia. La lista
delle malattie tropicali è interminabile, ma non sono cose che
devono spaventare più di tanto. Si tratta di malattie gravi
come febbri emorragiche o encefaliti, fino disturbi fastidiosi e un
po' orribili come quelli provocati dalla larva migrans: è
un parassita che può penetrare nella pianta del piede, per poi
estendersi sotto pelle risalendo la gamba cibandosi dei tessuti. I
medici locali sanno fronteggiare queste malattie e intervenire nel
modo migliore, e poi sono eventi molto rari tra turisti. Invece,
una cosa a cui probabilmente andrai in contro, specie nel primo
viaggio, sarà la gastroenterite che si manifesta con problemi
intestinali e diarrea. Gli australiani descrivono la cosa con il
termine Bali-belly, tanto è comune. Le precauzioni da
adottare sono quelle di bere solo acqua minerale da bottiglie
sigillate, evitare bibite con ghiaccio e mangiare solo frutta
sbucciata. Per contrastare questi piccoli problemi di disturbi
intestinali è utile assumere quotidianamente in via preventiva
fermenti tipo Enterogermina (da portare dall'Italia). Anche per
questo segui un consiglio medico. Come regola generale, in
qualunque viaggio, è consigliabile avere con sé un kit
di pronto soccorso, con cerotti, bende, disinfettanti e suture
cutanee autoadesive (sterile strips). Inoltre è consigliabile
portare dei farmaci, antibiotici, antistaminici e anti-diarrea
(sentire il parere di un medico). Il problema maggiore a cui andrai
in contro con maggiore probabilità sarà quello di
taglietti e sgraffi sul reef che tendono facilmente a fare infezione:
è bene portarsi del Betadine e un antibiotico locale tipo
Gentalyn.
Denaro La moneta circolante è la
Rupia. Il valore rispetto all'Euro è circa 1 Euro=12.500 Rupie
(anno 2007). E' conveniente viaggiare con Euro o carta di credito. I
Dollari non sono consigliati perché spesso vengono cambiati
con difficoltà per paura dei biglietti falsi. Viaggiando
con denaro contante, per il cambio, rivolgiti a sportelli
autorizzati. Sportelli con tassi di cambio più convenienti
nascondono quasi sempre fregature. I trucchi usati per truffare il
turista sono molti, ma da buon italiano spero che saprai
accorgertene. Un modo sempre utilizzato, anche nei resti, è
quello di darti una somma minore, giocando sui molti zeri: ad esempio
invece di 975000 Rupie te ne danno 907500. Australiani e americani ci
cascano facilmente, noi un po meno essendo abbastanza abituati grazie
alla lira… Un'altra truffa frequente consiste nel
conteggiare la cifra correttamente, ma quando ti passano le banconote
alcune vengono fatte cadere a terra o in una fessura presente sul
bancone. Questo tentativo di truffa puoi sospettarlo quando ti
offrono banconote di piccolo taglio, tipo 100 banconote da 10000
Rupie a fronte di 100 Euro. Di solito hanno un complice che ti
distrae chiedendoti di dove sei, dove alloggi, se ti piace il
posto… Queste piccole truffe sono all'ordine del giorno,
vengono fatte con il sorriso sulla bocca e non devono essere motivo
di malumori. Considera la loro condizione: per loro 1 Euro equivale
allo stipendio di una giornata di lavoro! Io personalmente
preferisco prelevare il contante con la carta di credito, dagli
sportelli ATM. Ce ne sono in aeroporto, nelle grandi città e
in tutte le zone turistiche. Informati sulle commissioni che devi
pagare alla tua banca oppure fatti una carta di debito del tipo
ricaricabile, senza costi di prelievo. Attenzione che allontanandosi
dalle zone frequentate da turisti gli ATM scarseggiano. Ad esempio a
Sumbawa li troverai solo in poche grandi città (es. Bima) e
pare che a Sumba non ne esista alcuno.
Sulle strade Le
regole di circolazione stradale sono molto simili alle nostre, anche
se l'interpretazione è spesso diversa. Il traffico è
caotico, ma allo stesso tempo i conducenti hanno molto occhio nella
guida e, nonostante tutto, gli incidenti sono abbastanza rari. Noi
italiani siamo avvantaggiati avendo alle spalle l'ottima palestra
delle nostre città; in grossi guai si trovano invece
australiani e americani che solitamente noleggiano auto con autista.
Nel caso di incidente dovrai prepararti a pagare tutto, la regola
applicata è questa: se te, turista, non ti trovavi qua,
l'incidente non succedeva. Spera di non avere problemi di questo tipo
e, in caso, accetta la cosa di buon grado preparandoti a pagare i
danni. Per guidare è necessaria la patente di guida
internazionale. E' possibile prendere una patente locale per turisti
di validità di 1 mese, senza dover sostenere alcun esame e con
una spesa di 10-20 euro. Chiedi informazioni al noleggiatore.
Guidando con una normale patente italiana andrai in contro a
multe. Sul capitolo multe sarebbe necessario scrivere pagine. Dirò
solo che qualsiasi pretesto è buono perché la polizia
ti fermi e voglia denaro. Contratta sulla somma da pagare al
poliziotto, sulla base dell'infrazione contestata. Pochi euro di
solito sono sufficienti, ma a fronte di infrazioni più gravi
sarà necessario sborsarne pure 10 o 20. I soldi della
contravvenzione verranno ovviamente intascati dal poliziotto che
tenterà di estorcerti la maggior somma di denaro con la
minaccia del verbale. Questa forma di corruzione legalizzata è
la normalità, non devi temere ad offrire denaro alla polizia:
i poliziotti sono una classe privilegiata che, a fronte di uno
stipendio da fame, vive grazie a queste 'donazioni'. L'infrazione
più comunemente contestata agli italiani è quella di
essersi fermati oltre la riga bianca del semaforo. Se intendi
guidare, metti in conto le multe e accettale di buon grado: un mio
amico fu multato perché circolava con i fari accesi di
giorno!
Lingua Come già detto, in Indonesia
ci sono moltissime lingue e dialetti locali. L'unica lingua che viene
utilizzata in tutto l'arcipelago è il Bahasa Indonesia,
attivamente promosso come lingua nazionale. L'indonesiano ha origine
dal Malay ed è quindi molto simile alla lingua della Malaesia
moderna. E' stato diffuso dalla nascita della Repubblica, nel
1945. Il Bahasa Indonesia ha due forme, una dotta e una semplice,
detta pasar (mercato). In questa forma di strada è una
delle lingue più facili del mondo: non ha tempi verbali né
generi grammaticali, spesso una sola parola esprime una intera frase.
La pronuncia è molto simile all'italiano, con poche
eccezioni. Non esistono articoli determinativi o indeterminativi,
né il verbo ausiliare essere. Il plurale delle parole spesso
viene ottenuto ripetendo due volte il sostantivo, così come
per esprimere il superlativo. Ad es. padang padang significa
fitta macchia. I verbi non hanno né coniugazioni né
tempi: la forma passato, presente o futuro di una frase si ricava dal
contesto, con l'utilizzo di parole come sudah (già),
kemarin (ieri), besok (domani). Per il futuro si usa
akan, per il passato sudah. Gli aggettivi, con le
sole eccezioni di semua (tutto), banyak (molti) e
sedikit (pochi), seguono sempre il nome. Es. pantai besarsignifica grande spiaggia. Non esistono aggettivi possessivi, per
dire mio/tuo si fa seguire al sostantivo il pronome io/tu: rumah
saya significa 'casa io' cioè 'la mia casa'. Tutto
questo per far capire quanto sia semplice riuscire a scambiare
qualche parola con la gente del posto. Un turista che parla Bahasa
Indonesia è sempre molto apprezzato dalla gente del luogo che
si sforzerà di capirlo. Inoltre, se vorrai spingerti fuori
dalle rotte turistiche, sarà abbastanza difficile trovare
persone che conoscono l'inglese, per cui è sempre meglio
premunirsi. Il mio è un consiglio spassionato: se decidi di
partire, qualche settimana prima comprati un libro di conversazione
Indonesiana. Un ottimo volumetto (in Inglese) è Indonesian
phrasebook edito da Lonely Planet al costo di meno di 10
euro. In Italia non è facilmente reperibile nelle librerie ma
è possibile acquistarlo
on-line.
Dedica qualche ora a studiare e imparare qualche decina di vocaboli:
conoscendo un minimo la lingua, ti si spalancheranno tante
porte.
Altre cose utili L'elettricità è
a 220V, 50Hz con prese Shuko tipo tedesco compatibili con quelle
italiane: non è necessario avere adattatori né
trasformatori. La rete di telefonia cellulare è ben estesa
e copre pure molti tratti di mare e isole remote. Lo standard in uso
è stesso GSM europeo per cui non avrai problemi a inviare e
ricevere telefonate e SMS con il tuo cellulare. Attenzione però
che il costo delle chiamate (uscenti e entranti) in roaming è
assai alto, informati dal tuo operatore prima di partire. Un buon
consiglio, è quello di acquistare una SIM ricaricabile
indonesiana. Costano circa 3 euro e consentono di fare chiamate sia
locali che internazionali a prezzi veramente bassi. Inoltre potrai
ricevere chiamate dall'Italia senza alcun costo per te. Alcune
compagnie telefoniche sono operative su una sola isola: se ti sposti
su un'altra isola magari la scheda che hai comprato diventerà
inutilizzabile. Informati di questo al momento
dell'acquisto. Esistono telefoni pubblici per chiamate
intercontinentali, specie nelle zone turistiche. Tuttavia spesso le
tariffe sono più salate rispetto a quelle delle chiamate da
telefono cellulare. L'accesso a internet è possibile da
ottimi ed economici internet-point, che però diventano sempre
più rari, costosi e lenti allontanandosi dalle zone battute
dai turisti e dai grossi centri urbani. Il cibo è basato
quasi interamente sul riso, nasi. In alternativa al riso ci
sono sottili spaghetti, tipo quelli cinesi, mie. I pasti sono
costituiti da una portata unica con riso o spaghetti, verdure, uova
e, nella versione special un po' di carne, di solito pollo,
ayam. Ti troverai a mangiare sempre i soliti 3 o 4 piatti:
Nasi Goreng, Mie Goreng, Nasi Campur e poco più. Le porzioni
non sono abbondanti e volendo farsi una bella mangiata ogni tanto un
ristorante per occidentali non è male. A Kuta Bali ad esempio
fanno ottime pizze con forno a legna, hamburger, pollo fritto con
patate, ecc. Ottime sono le grigliate di pesce sulla spiaggia,
un'occasione per una bella mangiata con amici a 4-5 euro di spesa.
Come dessert ovunque ti faranno un ottimo pancake, in molte
varianti.
Mussulmani In questi anni noi occidentali
siamo un po' intimoriti dai Mussulmani. Viaggiando in Indonesia sarà
inevitabile avere rapporti molto stretti con persone fedeli alla
religione islamica. La mia esperienza personale è stata sempre
molto positiva, trovando ovunque gente amichevole, gentile e
disponibile ad aiutarti.
Hallo mister! Le
sensazioni provate viaggiando a caccia di onde per l'Indonesia sono
infinite. Nelle zone meno turistiche al tuo passaggio, i bambini
sorridenti faranno a gara a correrti incontro per gridarti: Hallo
Mister! Le vocette dei bambini solari sono uno dei più bei
ricordi dell'Indonesia. Mi è pure capitato di incrociare
lo sguardo di un anziano, assorto, quasi ammaliato in disparte,
osservando in lontananza i surfisti scivolare sulle onde. Il suo viso
segnato da profonde rughe, gli occhi scuri profondi, memori chissà
di quante esperienze di vita vissuta, al mio passaggio, vedendomi, si
illuminò e con un sorriso splendido una sola parola: Bagus.
Questo incontro, quegli occhi, quel sorriso e questa parola sono
rimaste impresse nel mio cuore, a suggello di una bellissima giornata
di surf.
Conclusione In questa prima parte ho voluto
indicare delle informazioni utili di carattere generale, nei prossimi
articoli cercherò di descrivere più nei dettagli gli
spot a cominciare da quelli della fantastica isola di Bali.
Guide
cartacee
Indispensabile! Consiglio a tutti di acquistare il libro
Surfing Indonesia - A Search for the World's Most Perfect Waves della casa editrice Periplus Action Guides. E' una vera e propria
guida turistica per surfisti con un sacco di consigli per i
trasporti e gli alloggi, oltre a riportare una descrizione di tutti
gli spot. Per maggiori info e per acquistarla leggi
la nostra recensione.
Compagine aeree locali
Agenzie turistiche online
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Re: Indonesia - I - un altro mondo (Voto: 0) da sherri (stexas66@hotmail.com) il 10/11/2003 (Info Utente | Invia un Messaggio) http://www.mikepainter.net/ | paolo, scusa se sarò critica ma il tuo articolo sembra il riassunto della guida della lonley planet..
dove sono le emozioni ? dove sono le esperienze personali ? .... il calore umano ?
riprendendo il discorso sugli articoli di viaggio delle riviste.. io preferisco scoprire le avventure personali del viaggiatore e magari avere qualche consiglio di viaggio/alloggio/spostamenti sperimentati in diretta dalla persona in questione, ma per approfondimenti sul luogo da visitare, sulla cultura e area geografica ci sono già tante di quelle guide !
baci
sherri |
Re: Indonesia - I - un altro mondo (Voto: 2) da paolo il 10/11/2003 (Info Utente | Invia un Messaggio) http://wave.surfreport.it | Beh sulla Lonley Planet non trovi informazioni riguardo agli spot e al surf, se non qualche accenno. Casomai diciamo che è una riscrittura del libro Surfing Indonesia che ho citato, una riscrittura in Italiano ma pure un riadattamento alla dimensione Italiana del surf...
A me, la prima volta che sono andato, questo genere di informazioni mi sarebbe servito molto. Ho parlato con amici che erano stati, cercando la maggiori informazioni possibili e pure l'anno scorso le informazioni che mi hai dato te su Lakay mi sono servite assai.
Vediamo se nel prossimo articolo su Bali e dintorni, parlando di cose concrete, riuscirò a mettere qualche esperienza personale di tuo gradimento... ;-) |
Re: Indonesia - I - un altro mondo (Voto: 2) da MagicSoul il 12/11/2003 (Info Utente | Invia un Messaggio) http://www.surfreport.it | Sicuramente l'articolo è davvero ben fatto, ottimo in tutto ciò ke hai raccolto paolo :-)
Forse ad essere proprio pignoli e un pò critici, è vero che mancano le emozioni e le sensazioni ke hai provato in quel fantastico viaggio, ma è anche evidente che hai preferito far uscire un articolo più informativo, che racconto di esperienza personale :-)
Il prossimo articolo deve uscire con racconti o aneddoti davvero particolari pa, che ti sono capitati durante il viaggio..Aspettiamo tutti con ansia!
:-)))))
Pat |
Re: Indonesia - I - un altro mondo (Voto: 2) da rentboy il 12/11/2003 (Info Utente | Invia un Messaggio) http:// | L'articolo mi è piaciuto molto, ma mi è venuto un dubbio: se vado in indonesia, fra malaria, larve, squali, coralli, barracuda e zanzare... tornerò vivo?
No, perchè a parte questo, partirei domani...
See ya
Rentboy |
Re: Indonesia - I - un altro mondo (Voto: 2) da paolo il 14/11/2003 (Info Utente | Invia un Messaggio) http://wave.surfreport.it | Apparte la Malaria (di cui devi preoccuparti solo se esci da Bali via terra) altri grossi problemi non ce ne sono. Se andrai in zone a rischio la paranoia per la malaria è inimmaginabile... A Lakay Peak la gente mi ha pure sconsigliato di surfare al tramonto perchè mi potevano pungere quando uscivo... io sono andato lo stesso e uscito dall'acuqa mi sono fatto una corsa da infarto, mi sono infilato sotto la doccia e poi subito vestiti pesanti... La notte dormivo immobile sotto la zanzariera, poi dicono che le anofele pungono solo all'alba e al tramonto... Cmq una paranoia incredibile!
Se non vai in zone dove c'è la malaria il pericolo maggiore è traffico: caotico e pericoloso, assai più delle onde, degli squali e delle bombe messi insieme! Io a Bali ho optato per dormire sullo spot: la moto la usavo per girare gli spot e la sera quando c'è poco traffico per andare a cenare a Kuta. |
Re: Indonesia - I - un altro mondo (Voto: 2) da rentboy il 22/11/2003 (Info Utente | Invia un Messaggio) http:// | beh, grazie delle dritte, adesso sono un po' più tranquillo e spero di surfare presto quei meravigliosi spots. see ya |
Re: Indonesia - I - un altro mondo (Voto: 0) da snowboarda il 23/11/2003 (Info Utente | Invia un Messaggio) | a me personalmente l'articolo è piaciuto...forse un po impersonale..però se dovessi andare nei posti deswcritti da paolo,sicuramente seguirei i suoi consigli attenti e preziosi |
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